Progetti

Icehearts Firenze: nuove esperienze, nuove possibilità per crescere

L'approccio di Uisp Firenze al progetto Icehearts: costanza, attività innovative e un forte radicamento nel territorio

 

Nel quartiere fiorentino di Rifredi, un gruppo di circa 20 ragazzi e ragazze di 12 anni ha iniziato un percorso fatto di attività fisiche, creative e relazionali, all’interno del progetto Icehearts Europe. Coordinato da Uisp Firenze in collaborazione con l’Associazione Il Cerchio, il progetto si sviluppa su più fronti: sport, supporto educativo, laboratori espressivi e, soprattutto, costruzione di legami.

I ragazzi partecipano a cicli di 3-4 incontri per ciascuna attività, tra cui squash, parkour, skate, disegno, rap, escursionismo e circo, in collaborazione con associazioni del territorio, palestre e scuole di musica. L’obiettivo è duplice: da un lato la socializzazione tra pari, dall’altro la familiarità con le risorse del territorio, creando una rete di supporto dentro e fuori dalla palestra. La costanza è la chiave - racconta Edoardo Mughini, mentor del gruppo e figura di riferimento per il progetto sul territorio - Ci vediamo ogni settimana, e questo crea fiducia. Col tempo, i ragazzi iniziano a condividere, si aprono, e si vedono cambiamenti profondi: gli cambia proprio il volto. Ci vuole un po’, ma poi vedi che succede”. 

Edoardo lavora da vent’anni nella zona, come educatore, animatore, psicologo. Oggi è parte attiva dell’associazione Il Cerchio e collabora da tempo con l'Uisp. “Sono cresciuto professionalmente nei centri estivi Uisp e conoscere bene il quartiere mi ha permesso di coinvolgere direttamente ragazzi e ragazze che altrimenti sarebbero rimasti ai margini”. In un quartiere popolare, infatti, la rete sociale può essere fragile. Per questo Icehearts non si limita all’attività motoria, ma diventa per i giovani un’occasione per scoprire se stessi e il mondo che li circonda. “Dopo un laboratorio una ragazza mi ha detto: ‘Sono contenta perché ho scoperto che questa cosa la so fare’. In quel momento, non era solo una conquista sportiva, ma un passo avanti nella consapevolezza di sé”, racconta Mughini.

Nei vari incontri, emergono anche bisogni più profondi. “Una ragazza aveva difficoltà con il proprio aspetto fisico, e attraverso le condivisioni del gruppo abbiamo potuto indirizzarla verso un percorso per stare meglio. Un’altra voleva fare pallavolo, ma la madre non sapeva come muoversi: abbiamo attivato i contatti giusti per renderlo possibil..” Molti ragazzi poi, racconta Mughini, una volta provata un’attività decidono di iscriversi, perchè hanno scoperto una passione e anche un luogo dove coltivarla: anche quello è un risultato importante.

Icehearts Firenze infatti lavora sulla continuità e sulla relazione, offrendo ai ragazzi uno spazio sicuro e stimolante dove poter crescere, sperimentare e costruire legami significativi. Il tutto avviene grazie a una forte sinergia tra Uisp, il mondo della scuola, le realtà associative locali e le famiglie. “Stiamo costruendo una rete vera – continua Edoardo – E i ragazzi cominciano a sentirsi parte di tutto questo, non più ai margini.”

Icehearts Europe, ispirato al modello finlandese e coordinato da ISCA - International Sport and Culture Association, è attivo in otto paesi, tra cui Finlandia, Spagna e Danimarca. In Italia, il progetto coinvolge 400 bambini e bambine in 12 comitati Uisp, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale attraverso lo sport e il mentoring a lungo termine(Lorenzo Boffa) 

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